Quando il gioco
diventa un problema
Giocare d'azzardo di per sé non è un comportamento patologico, ma può evolvere in patologia
La prima volta che si prova a giocare d’azzardo e si sperimenta un piacere inaspettato, come quello di una grossa vincita, può essere molto attraente.
Dopo questa esperienza si può cercare di continuare a provare di nuovo quel piacere e le piccole vincite o le "quasi vincite" possono stimolare la voglia di continuare a giocare.
Negli ultimi anni i giochi d’azzardo sono diventati sempre più numerosi, accessibili, veloci e solitari. Tale offerta ha contribuito a mutare il comportamento del giocatore.
Si è rilevato che con l’aumentare della disponibilità e dell’accessibilità dei giochi d’azzardo legalizzati si è verificato anche un aumento del gioco d’azzardo patologico.
Il percorso che dal gioco sociale può portare al gioco patologico è rappresentabile attraverso la figura di un semaforo.
Giocatore sociale
Gioca per divertirsi, non torna a giocare per rifarsi, può interrompere l’attività di gioco in qualsiasi momento e accetta il rischio della perdita gioca secondo le sue possibilità
Giocatore problematico
Progressivamente gioca più di quanto possa in termini di tempo e denaro, ricerca l’eccitazione dell’ultima giocata, si riduce il controllo sul comportamento di gioco
Giocatore patologico
Spende più delle sue possibilità, gioca per rifarsi delle perdite, non ha più il controllo sul gioco, pensieri e azioni sono dedicate quasi esclusivamente al gioco; il coinvolgimento è così forte da mettere a rischio rapporti
Il Disturbo da gioco d’azzardo è una patologia ormai riconosciuta dai principali manuali diagnostici della salute mentale.
Il DSM V (2013) lo classifica nella sezione delle Disturbi correlati a sostanze e disturbi da addiction, fornendo 9 criteri descrittivi. E’ stata riconosciuta la sua capacità di modifica dei circuiti cerebrali legati alla dimensione del piacere, nonché i suoi effetti comportamentali, psichici e fisici.
Il Disturbo da gioco d'azzardo è stata inserito, insieme alle altre dipendenze patologiche, nel decreto che ha ridefinito i nuovi livelli essenziali di assistenza (articoli 28 e 35 del D.P.C.M. del 12 gennaio 2017).
I livelli essenziali di assistenza (LEA) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse). Nel caso delle dipendenze l’offerta di trattamento è GRATUITA.
Questa novità garantisce l’assistenza socio-sanitaria, anche residenziale, rispetto a questa patologia.
Quando il gioco diventa un problema
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Il Comportamento di Gioco
- Ha effettuato ripetuti sforzi infruttuosi per controllare, ridurre o interrompere il gioco d’azzardo
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L'umore
- È spesso preoccupato per il gioco d’azzardo (per esempio, ha pensieri persistenti di rivivere esperienze passate del gioco d’azzardo, di problematiche o di pianificazioni future, pensando come ottenere denaro con cui giocare)
- Spesso gioca quando si sente in difficoltà (per esempio, assenza di speranza, in colpa, ansioso, depresso)
- È irritabile o irrequieto quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo
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La Salute Fisica
- Si possono manifestare sintomi e disturbi a carico di vari distretti del corpo, come l’apparato gastrointestinale, cardiocircolatorio, respiratorio, cutaneo.
- Possono esserci cambiamenti delle abitudini alimentari, del ritmo sonno-veglia e dell'attività sessuale.
- La persona può iniziare o aumentare l'uso di alcol e di sostanze stupefacenti.
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Le Relazioni familiari, La Scuola e il Lavoro
- Ha messo a repentaglio o ha perso una relazione significativa, il lavoro, lo studio o una opportunità; di carriera a causa del gioco d'azzardo.
- Racconta bugie per nascondere il coinvolgimento nel gioco d’azzardo
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Il Denaro
- La persona manifesta il bisogno di giocare quantità crescenti di denaro per ottenere l’eccitazione desiderata
- Dopo aver perso soldi al gioco, spesso torna un altro giorno (perdite "inseguite";)
- La persona ha meno denaro disponibile pur avendo un reddito invariato.
- Può capitare che tralasci o sospenda i pagamenti di spese ordinarie (affitto,mutuo, bollette, tasse), che rimandi o annulli i progetti che prevedono l'uso di denaro, come la programmazione delle vacanze o l'acquisto di beni. Manifesta in generale un atteggiamento evasivo rispetto ai movimenti di denaro che compie e alla possibilità di mostrare i conti correnti o i movimenti bancari.